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Valpolicella, una gemma enoturistica incastonata nella natura

Delimitata a nord dalle Prealpi Orientali, a sud dal fiume Adige, a ovest dalla Valdadige, ad est dalla città di Verona e con il Lago di Garda a soli 15 km, la Valpolicella è un territorio ricco di cultura e dall’immenso patrimonio enogastronomico

Il territorio e la storia della Valpolicella 

La Valpolicella si estende nella fascia collinare ai piedi delle Prealpi veronesi che fanno parte a loro volta del gruppo delle Alpi Orientali. Costituita da valli sviluppate in direzione nord-sud, la Valpolicella si presenta idealmente come un insieme di vallate che si estendono da Verona. Il paesaggio della Valpolicella, prevalentemente collinare, è un concentrato di vigneti, intervallato da olivi e ciliegi. Le uniche caratteristiche geologiche e climatiche del territorio sono alla base della grande originalità e tipicità dei suoi vini.

Questa molteplicità di varianti ambientali da sempre ha attratto l’interesse dell’uomo. Prima dell’avvento dei Romani, la Valpolicella era abitata da una popolazione retico-etrusca chiamata “Arusnati” (L’Azienda Antica Valpolicella, che abbiamo visitato, ha chiamato così il suo vino bianco), alla quale i romani garantirono una forma di autonomia amministrativa: il pagus degli Arusnati. A quanto pare già gli Arusanti erano dediti alla coltivazione della vite e alla produzione di vino. Numerose attestazioni si trovano anche nelle fonti romane come Plinio il Vecchio, il quale ricorda come il vino retico prodotto nella campagna veronese venisse servito alla corte dell’imperatore Tiberio. 

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Alla caduta dell’Impero romano seguì l’arrivo delle popolazioni cristiane. Le numerose pievi che costellano il territorio ne sono la testimonianza. (la più antica è quella di San Giorgio Ingannapoltron, VIII sec. d.C.). Con l’avvento della signoria Scaligera a Verona, la Valpolicella visse un nuovo periodo di splendore e rinnovata autonomia.  Dopo un breve periodo sotto la signoria Viscontea di Milano, la valle passò sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia. Nacque così il Vicariato della Val Polesela, che durò fino all’avvento di Napoleone nel 1798, il quale portò devastazione e saccheggi in tutto il territorio. Dopo la caduta di Napoleone, Verona e la Valpolicella passarono sotto il dominio austriaco, e furono inglobate nel regno del Lombardo-Veneto. L’annessione al Regno d’Italia, le guerre mondiali e la storia del Novecento inserirono progressivamente la Valpolicella nel mondo moderno, oggi, più che mai, terra associata alla produzione vitivinicola di qualità: Valpolicella, Amarone, Ripasso e Recioto sono i quattro “cavalieri” della Valpolicella in tutto il mondo.

Gli straordinari vini

Valpolicella

I vini rossi della Valpolicella sono caratterizzati dall’uso di varietà autoctone come Corvina, Corvinone, Rondinella e altre varietà autoctone. Se la Rondinella risulta particolarmente importante per le tonalità di colore che riesce ad assicurare al vino, la Corvina e il Corvinone, ricchi di polifenoli e tannini, esprimono il meglio sotto il profilo della struttura.

Dalla vinificazione di queste uve si ottiene il vino Valpolicella. Le sue caratteristiche essenziali sono: alcolicità moderata, facile beva, tannicità modesta, colore vivace con riflessi granati con caratteristiche di fragranza e freschezza.

Il Valpolicella Superiore si diversifica rispetto al Valpolicella perché proviene da uve scelte, di idonee posizioni, la tipologia “Superiore” deve avere un affinamento minimo di un anno e può così presentarsi con il caratteristico colore rubino con alcune note granate; il profumo, lievemente etereo e di vaniglia; il sapore affinato, armonico, secco e vellutato.

L’uso della specificazione “classico”, invece, è riservato al prodotto della zona originaria più antica e vinificato nella zona stessa che comprende i 5 comuni di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Fumane, San Pietro in Cariano, Marano e Negrar.

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Amarone della Valpolicella

L’Amarone della Valpolicella è considerato come il più pregiato dei vini veronesi e come uno dei più importanti rossi italiani. La sua origine risale al quarto secolo dopo Cristo quando Cassiodoro, ministro di Teodorico, re dei Visigoti, descrive in una lettera un vino ottenuto con una speciale tecnica d’appassimento delle uve, chiamato allora Acinatico, prodotto in quel territorio denominato Valpolicella. L’Amarone è un vino assolutamente unico nel panorama mondiale e inimitabile.Dal colore intenso e luminoso, dai profumi di ciliegia, ribes, cioccolato e spezie è ricco di sostanza, molto strutturato, pieno. Ha personalità forte e può superare i vent’anni di conservazione.

Valpolicella Ripasso

Il Valpolicella Ripasso DOC (notevole quello della cantina Bonazzi) è ottenuto dal contatto del Valpolicella base sulle vinacce residue dell’Amarone per circa 15/20 giorni. E’ caratterizzato da una maggior struttura e longevità rispetto al Valpolicella base, da una maggiore alcolicità e da un’acidità più bassa

Recioto della Valpolicella

Ottenuto dall’appassimento delle uve conservate in fruttai per 100/120 giorni e da un arresto della fermentazione per conservare la percentuale di zucchero necessaria a garantire la struttura tipica di questo vino.

I prodotti gastronomici tipici

E cosa ci abbino a questi incredibili vini? Una domanda la cui risposta non manca di certo. La Valpolicella, infatti, è terra anche di grandi formaggi e salumi.

Il formaggio prodotto nel veronese è tra i più apprezzati proprio perché viene prodotto in allevamenti di alta montagna che preservano le tradizioni tramandate da secoli per la preparazione di questo alimento. I formaggi che vengono prodotti in Lessinia e nel veronese sono: il Monte Veronese, la Ricotta ed i formaggi con le erbe.

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I salumi della Lessinia sono prodotti ancora secondo i metodi antichi, che ne preservano il gusto e sicuramente la genuinità. Tipici salumi della zona sono: il salame, il lardo ed il cotechino. Infine altri due prodotti d’eccellenza sono il miele e l’olio d’oliva.

Cosa visitare in Valpolicella?

La Valpolicella, si presenta, dunque, come un territorio dal fascino pluridirezionale. Oltre alle perle enologiche, si scovano anche numerose bellezze naturali, storiche e artistiche.

Monumenti storici di grande richiamo sono i palazzi e le ville signorili della Valpolicella. Come detto, numerose sono anche le testimonianze artistiche religiose in Valpolicella: dalle pievi di San Giorgio e San Floriano, all’ipogeo di Santa Maria in Stelle in Valpantena. Accanto ad esse, anche un vasto repertorio artistico costituito dall’architettura popolare e rurale: contrade, corti, torri colombare, volti, capitelli e fontane, muretti a secco creati con abilità tecnica tale da tradurre in arte anche il lavoro nei campi.

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Foto di: Info Valpolicella

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