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Tenute del Garda: un assemblaggio d’innovazione e tradizione con un(a) “Vista Lago” mozzafiato!

Evoluzione, gioco e “Vista Lago”: sono queste le tre parole chiave che caratterizzano l’Azienda Agricola Tenute del Garda. 

Più che parole, sono delle vere proprie chiavi; chiavi che consentono, porta dopo porta, di accedere e scoprire una realtà ricca d’idee, di coraggio e d’entusiasmo. 

Tutte prerogative facilmente riscontrabili in Andrea, uno dei due soci dell’azienda e nostro accompagnatore nella visita, ma allo stesso tempo presenti fortemente anche nei vini che abbiamo assaggiato. Perché come dice Andrea: “Quando si beve una bottiglia, si beve quello che è il produttore!”

Iniziamo, dunque, a scoprirle una ad una…

Evoluzione

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Tenute del Garda è un consorzio di produttori vitivinicoli situato in Valtenesi, tra le montagne e le acque del Lago di Garda. L’azienda per come la conosciamo oggi nasce nel 2012, ma la sua storia parte da più lontano: dal 1996.

Negli anni precedenti, quattro soci (proprietari di piccoli e grandi appezzamenti di terreno) coltivano uve per passione per poi venderle ad un’azienda più grande, la quale produce vino.  Nel 1996, però, questa azienda decide di non ritirare più le uve e dunque per i quattro soci si pone un’importante domanda: cosa facciamo di queste uve? Per tre di loro il quesito è presto risolto: “Iniziamo a produrre vino”. Uno di loro, invece, non ci sta e rinuncia alla sua quota, di lì a pochi anni lo segue un altro dei soci e dunque a gestire oltre 20 ettari di vigneti rimangono due famiglie: la famiglia Lorenzi e la famiglia Stagnoli.

La passione dei padri per la viticoltura ben presto si sedimenta anche nei figli e da qui inizia il nuovo percorso dell’azienda. Tra il 2012 e il 2015, i figli Andrea Lorenzi e Francesco Stagnoli rivestono l’azienda con nuovi abiti: innanzitutto creando il nuovo brand “Tenute del Garda (la ragione sociale tutt’oggi è ancora Consorzio produttori Colline del Garda), in secondo luogo assumendo un nuovo enologo, Alessio  Bandinelli, totalmente “vergine” alla realtà del Lago di Garda. Il motivo? Quello di approcciare all’ “Oro del Garda”, il Groppello, sotto un punto di vista tutto nuovo.

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Gioco

Oggi, l’Azienda è il perfetto connubio tra tradizione e innovazione, in cui l’esperienza dei più anziani si coniuga con le idee all’avanguardia dei giovani, come quelle di Andrea, oggi commerciale dell’azienda, ma da sempre appassionato della campagna, della natura e del territorio in cui è cresciuto. 

Un territorio che è assoluto punto di forza dell’azienda per il suo clima mite e temperato che consente la crescita rigogliosa della vite, ma allo stesso tempo è ideale per sperimentare e creare nuovi prodotti. 

Il termine gioco si lega proprio a questa volontà di Andrea di generare delle nuove e appassionanti esperienze nel consumatore.

Un esempio? Usate la prossima chiave…

Vista Lago

“Vista Lago” è un magnifico rosso Riserva, nato integralmente dal vitigno autoctono Groppello, singolare rappresentante di questa rinomata terra. 

Il nome “Vista Lago” deriva dall’escursione termica tra il giorno e la notte a cui sono soggetti gli appezzamenti di terreno. Questa escursione deriva, appunto, dalla vicinanza con il lago, propulsore di un clima ideale che regala alle uve una maggiore intensità di aromi. ll Vista Lago è la grande espressione del vitigno Groppello e del suo territorio.

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Rosso Riserva  “Vista Lago”, 14% vol. Annata 2016

 

100% Groppello, 40 quintali ettaro, totale appassimento e poi affinamento 30% tonneaux, poi in bottiglia. 

Il grappolo viene raccolto  quando è perfettamente maturo a livello di polifenoli. Viene effettuato un appassimento con ventilazione forzata. Dopodichè avviene una riselezione delle uve (solo quelle migliori), viene diraspato e viene portato in vasca (in acciaio) a rifermentare. Ad aprile dell’anno successivo il 30% del prodotto viene messo all’interno di due tonneaux, uno a tostatura media e uno tostatura lieve. Dopo un anno circa vengono assemblati con il vino rimasto ad affinare in acciaio e poi va in bottiglia.

 

Si tratta del primo Valtenesi Riserva prodotto. L’escursione termica ottimale consente di avere nel bicchiere un’incredibile freschezza abbinata ad una spiccata acidità. L’affinamento limitato in tonneaux permette al prodotto di assumere forza, ma allo stesso tempo eleganza e verticalità.

La degustazione

Oltre al mozzafiato “Vista Lago”, abbiamo assaggiato altri piacevoli e sorprendenti vini, come il Riesling.

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Riesling, 12,5% vol. Annata 2016

50% riesling italico e 50% renano. Affinamento in acciaio e in bottiglia (24 mesi)

 

 

Questo perfetto connubio tra il ceppo italico e quello renano dona al prodotto delle spiccate doti di  mineralità e sapidità. Il ceppo renano con la sua forza riesce a trasferire quella marcia in più in termini di invecchiamento mentre quello italico consente espressioni olfattive veramente notevoli.

 

 

 

Poi, passiamo alla parte “colorata”, prima ci immergiamo nell’assaggio del Chiaretto, produzione storica della Valtenesi, e poi nell’altro rosso di giornata il “Lucone”.

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Chiaretto The Pink, 12,5% vol. Annata 2018

 

                 

30% Groppello, 30% Marzemino, 25% Sangiovese e 15% Barbera.  

 

Viene pigiadiraspato, tutte le uve vengono separate. Vinificazione a levata di cappello, contatto pellicolare delle bucce col mosto al massimo di 18h per il Groppello, 12h per gli altri tagli.  Temperature sempre controllate.

 

 

Un vino fresco e profumato dalla facile beva che racchiude allo stesso tempo eleganza e sapidità.

 

Rosso Lucone, 12,5% vol. Annata 2015 

                 

85% Groppello, 5% Barbera, 5% Marzemino e  5% Sangiovese.

 

Una anno in acciaIo, un anno in cemento e un anno in bottiglia. 

 

 

Ottima espressione di Groppello. L’intensità è il suo punto di forza, sia a livello visivo che a  livello olfattivo. Il finale aromatico lascia al palato un retrogusto piacevole e persistente. 

 

Infine, abbiamo chiuso la nostra degustazione con un altro “gioco”, Il Sottosopra, un metodo classico veramente particolare.

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Spumante “SottoSopra – Vino Turbolento” 12% vol. 

100% Groppello

 

32 mesi sui lieviti a oggi essendo ancora quest’ultimi presenti in bottiglia. Tiraggio 20 maggio 2017. Vinificato in bianco”.

Il mosto viene posto in vasca a 12° in modo tale che non inizi a fermentare ed il colore marroncino per decantazione diventi bianco. Circa 24h dopo il mosto viene separato dal fondo e la temperatura sale a circa 16°, a questo punto vengono inseriti lieviti selezionati ed il mosto inizia il suo processo naturale e diventa vino. Ad aprile/maggio dell’anno successivo viene fatto il tiraggio; il vino viene messo in bottiglia con l’aggiunta di lievito e zuccheri ed inizia la seconda fermentazione. Dopo almeno 18 mesi di affinamento sui lieviti il vino viene messo in commercio.

 

 

La particolarità di questo vino è la duplice modalità di beva: Il primo metodo “ Vino Turbolento” consiste nel mettere sotto sopra la bottiglia in modo tale che si intorbidisca e i lieviti vadano a muoversi su tutta la bottiglia. L’altro, invece, “SottoSopra” prevede la sboccatura alla volè. E’ da mantenere almeno 48 a testa in giù e poi si può sboccare.

 

Quest’ultima tipologia di vino è l’emblema di quel che oggi “Tenute del Garda”, un’azienda all’avanguardia per personalità, audacia e innovazione che riesce a dar vita a vini di qualità, ecosostenibili e unici nel loro genere. 

Un’azienda in continua evoluzione e per questo da continuare a seguire con grande interesse!

Informazioni utili

  • Luogo: Calvagese della Riviera, via Burago 2 (BS)
  • Tipologia vini: Valtènesi
  • Visita e Degustazione: solo su prenotazione
  • Shop: all’interno dell’azienda
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