i_tappi_del_vino

sTAPPIamo!

Dopo aver parlato delle etichette del vino, oggi parliamo di tappi! Quante tipologie di tappo da vino esistono? Come influiscono sul prodotto?

Il tappo e la tappatura

La tappatura, è un passaggio fondamentale nella produzione della bottiglia di vino. È automatizzata dalle tappatrici, le quali devono compiere un lavoro impeccabile: un’errata lavorazione della tappatrici, infatti, rischia di causare notevoli problematiche al vino. Schiacciamenti e compressioni al tappo possono essere fonte di trafilamenti, ossidazioni e colature.

Le tappatrici (automatiche o semiautomatiche)  solitamente sono polivalenti, ovvero hanno la possibilità di tappare bottiglie di diversa altezza e dimensioni e utilizzare tappi di sughero e materiale plastico. 

Naturalmente, in base a quest’ultima differenziazione, le tappatrici possono avere un’impostazione diversa nel caso si utilizzano tappi in vetro o tappi a corona o ancora tappi a vite.

I sistemi di tappatura si possono suddividere in:

  • interni (all’interno del collo della bottiglia): tappi in sughero, sintetici o in vetro
  • esterni (non invadono il collo della bottiglia): tappi a vite e tappi a corona

Tappi interni

  • Tappi di sughero: è il metodo di tappatura più longevo ed è considerato il migliore per la chiusura dei vini di pregio e/o che necessitano di un periodo d’affinamento in bottiglia. Questi tappi si contraddistinguono per lavorabilità, elasticità, aderenza, durata e bassa impermeabilità ai liquidi e ai gas. Inoltre, il sughero partecipa, in minima parte, anche all’evoluzione olfattiva del vino. Allo stesso tempo, però, esiste il famoso rischio dell’ “odore di tappo” nel vino. Uno dei difetti più comuni che altera odori e sapori del vino con mutamenti di natura fungina e microbica. Il gusto di tappo (odore di muffa, di terra umida, di cartone bagnato) solitamente si percepisce sin da quando si annusa il tappo: si dice, infatti, che un tappo integro sappia di vino mentre uno difettoso acquisti sentori tipici delle muffe. Le cause di un tappo difettoso possono essere imputabili sia ad un sughero difettoso (di bassa qualità), sia ad un fungo (Armillaria Mellea), ma anche a composti presenti nei tappi (es. TCA, il TeCA, il TBA, ecc.) o composti volatili identificati nel sughero come pirazine, ottanoli, ecc. 

tappi

Esistono 5 tipologie di tappi di sughero:

1- Tappo naturale monopezzo: costituito da sughero naturale con spessore perforante in unico pezzo. Conserva inalterate le caratteristiche chimico-fisiche della materia prima.

tappo_monopezzo

2- Tappo compensato: in sughero naturale, costituito da due o più parti unite da un collante per alimenti.

tappo_compensato

3- Tappo a fungo: utilizzato per vini spumanti. Nonostante la forma che si vede una volta stappata la bottiglia, al momento della tappatura ha forma cilindrica, ma viene inserito solo parzialmente nel collo della bottiglia in modo da dilatarsi nella porzione esterne e comprimendosi all’interno. È composto da un corpo di sughero macinato e pressato con colle alimentari  e da rondelle di sughero poste nella parte a contatto con il vino.

tappo_fungo

4- Tappo raso a bocca di sughero agglomerato o tecnico: composto industrialmente dai sottoprodotti della produzione dei tappi naturali uniti da colle alimentari. 

tappo_a_raso

5- Tappo a T incapsulato: composto da un corpo di sughero naturale e da una parte superiore generalmente in legno/metallo/vetro ecc.

tappo a t_sughero

Gli altri due sistemi di tappatura interni prevedono l’utilizzo di: 

  • Tappi sintetici: originari degli anni ‘90,  sono stati creati al fine di ridurre i costi  e sopperire alla mancanza di tappi di sughero di qualità. Dopo una prima fase di diffidenza, grazie alle ricerche migliorative, ora molte aziende, anche di qualità, utilizzano questa tipologia. Naturalmente riducono a 0 il rischio del difetto di tappo, ma allo stesso tempo sono poco utilizzati nei vini a lunga durata.  Sono composti da materie plastiche contenenti polimeri e copolimeri.

tappi_sintetitici

  • Tappi in vetro: tappi a T con una guarnizione di silicone alimentare o altro materiale neutro. Sono mantenuti in posizione da una fascetta di alluminio rimovibile, non necessitano di cavatappi alla stappatura e sono molto apprezzati a livello estetico. 

Tappi esterni

Esistono anche due tipologie di tappi esterni:

  • Tappi a vite: cilindri d’alluminio dalla forma filettata rivestite da una guarnizione di tenuta di materiale plastico alimentare. Molto utilizzati all’estero e dai produttori di vini biologici e biodinamici per un discorso ecologico di tutela delle foreste di sughera. 

tappo_a_vite

  • Tappi a corona: utilizzati solo su bottiglie di vetro aventi un contorno specifico. Sono costruiti da una capsula metallica che si aggrappa alla bocca della bottiglia e una sottile guarnizione di plastica. Vengono utilizzati principalmente per i vini generici, ma, soprattutto, per la “presa di spuma” insieme alla “bidule” per i vini spumanti a Metodo Classico.

tappo_a_corona

Diverse tipologie, diverse caratteristiche, diverse interazioni con il vino. Quale pensi sia la migliore soluzione per avere un vino integro, ma allo stesso tempo alla massima espressione organolettica? Commenta qui o sui social con #amantidivino

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