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Degustazione vino Sangiovese Rosato Condè

Nel nostro viaggio degustativo, questa settimana siamo finiti in Emilia-Romagna assaporando il Sangiovese Rosato Forlì Igt della tenuta Condè Wine. Un assaggio che ha portato alla mente piacevoli ricordi ed emozioni che, ora, anche tu puoi provare!

La zona di produzione

L’azienda Borgo Condè Wine è situata a Predappio, un piccolo borgo medioevale a 247 metri di altitudine e a circa 20 km dal capoluogo Forlì (Emilia Romagna), incastonato tra gli Appennini e il mare Adriatico. 

Predappio è una vallata con pochi abitanti, ma con tante vigne coltivate su suolo principalmente calcareo-argilloso caratterizzato dalla presenza dello Spungone, una roccia pliocenica di origine marina.

vista Condè

Foto di: Condè

Le forti escursioni termiche e la costante brezza, date dall’influenza delle montagne e del mare, consentono una perfetta maturazione delle uve e il conseguente ampio patrimonio organolettico delle stesse. 

La storia vitivinicola di questo territorio ha origine antica: già negli statuti della Podesteria del 1383 c’erano leggi scritte sulla produzione di vino nei quali veniva regolamentata la produzione e il commercio del vino. A decidere le fasi della produzione (vendemmia-vinificazione) era il consiglio degli anziani. Il gioiello da coltivare già all’epoca era naturalmente uno solo: il Sangiovese.

Il vitigno

Il Sangiovese è il vitigno a bacca nera più coltivato in Italia. Le due  zone predilette, però, sono l’Emilia Romagna e la Toscana. Le sue origini sono molto antiche; pare, infatti, risalire ai tempi degli etruschi. La sua iniziale provenienza è fatta risalire nella  zona a nord del Tevere e a sud dell’Arno, per poi superare l’Appennino e arrivare fino alle colline romagnole ed emiliane.

L’origine del nome Sangiovese, come quella di molti altri vitigni, è incerta. Qualcuno sostiene derivi da “sangiovannese” ossia originario di San Giovanni Valdarno (Comune in provincia di Arezzo),  altri dal termine “sanguegiovese”, ovvero “sangue di Giove”,  in riferimento al Monte Giove (Santarcangelo di Romagna). vitigno_sangiovese

Il termine Sangiovese indica numerose varietà. In Emilia-Romagna, ad esempio,  si trova come Sangiovese di Romagna e nei Colli di Faenza. In Toscana abbiamo il Sangiovese Grosso, noto come Brunello a Montalcino e Prugnolo Gentile a Montepulciano, e il Sangiovese Piccolo. In Umbria, definisce  il Torgiano, il Rosso di Montefalco, il Rosso dei Colli Amerini, dei Colli del Trasimeno e dei Colli Martani.  Nelle Marche fa da spalla al Montepulciano,  ad esempio, nel Rosso Conero e nel Rosso Piceno. È coltivato anche fuori dall’Italia: in California (principalmente Napa Valley), in Argentina e in Australia. 

Il vitigno Sangiovese ha foglia media, il grappolo è medio e compatto, gli acini sono di medie-grandi dimensioni, di forma ovoidale con buccia pruinosa di colore blu-nera.

Come detto il vitigno è alla base di grandi grandissimi rossi: elevata acidità, alto contenuto di tannini, colore moderato e una struttura media, ma il Sangiovese è un’uva a maturazione tardiva, con un’ottima capacità di adattamento ai diversi tipi di suoli e per questo si presta anche alla vinificazione in rosa, come nel caso del Sangiovese Rosato Forlì Igt di Borgo Condè che abbiamo degustato.

Sangiovese Rosato Forlì Igt – Tenuta Borgo Condè

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Quando ti ritrovi a Borgo Condè ti sembra di essere all’interno di un bellissimo libro illustrato. Intorno trovi colori pastello magnifici, una calma sublime e tante chiazze viola chiaro. Lavanda, lavanda ovunque. Un mondo incantato che abbiamo avuto la fortuna di vivere qualche anno fa

La Tenuta Condé, inserita nel contesto del Borgo, nasce dall’opera di Francesco Condello, il quale, nel 2001,  decide di dedicarsi alla sua passione: la viticoltura. In quell’anno sceglie, infatti, di legare la propria vita e la propria attività lavorativa al generoso territorio di Predappio desideroso di rilanciare la produzione di un autentico Sangiovese di Predappio. 

Da lì, inizia un percorso di riscoperta e innovazione. Le parole chiave della viticoltura di Francesco e della sua famiglia sono: agricoltura buona, biologico, biodiversità, artigianalità e tempo. Valori che prendono spunto da quel famoso documento del 1383, ma quanto mai attuali e sinonimo di eccellenza anche oggi. 

Oltre al Sangiovese Rosato Forlì Igt Biologico, l’azienda produce anche una selezione di vini rossi a base rigorosamente Sangiovese (dalla Riserva al Superiore) e un vino bianco Chardonnay.

Sangiovese Rosato Forlì Igt – Annata 2019, 12% vol

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Colore: rosa tenue con riflessi aranciati 

Profumi: profumo fresco ed armonico. Spiccano soprattutto le note floreali e vegetali, ma al contempo si esprimono sentori di frutta che donano dolcezza

Gusto: anche in bocca la componente olfattiva è rispecchiata. L’utilizzo del Sangiovese in purezza regala profumi fruttati e floreali primari. L’acidità non è eccessiva, ma sostiene bene il vino. La componente sapida insieme ad una leggerissima frizzantezza regalano persistenza e piacevolezza al vino.

Il Rosato biologico di Condè è sinonimo di allegria. Sin dalla vista, con queste sfumature quasi aranciate, esprime energia ed eleganza. Elementi che si ritrovano poi sia all’olfatto che al gusto.  Fiori, frutta e strascichi vegetali imprimono grande freschezza e morbidezza al vino. Una beva ideale per accompagnare aperitivi, buffet, ma più in generale qualsiasi momento in compagnia e d’allegria!

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