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Degustando un “Cirò Riserva”

Nella Magna Grecia era il premio per i vincitori delle Olimpiadi, oggi il vino cirotano, a base Gaglioppo, è la massima espressioni di vino calabrese. Nella consueta degustazione settimanale abbiamo assaggiato il Riserva dell’Azienda Tenuta del Conte.

Enotria, la terra del vino

Le Terre delle DOC, Cirò e Melissa, si trovano nella provincia di Crotone. Terre da sempre ad alta vocazione vitivinicola. Le origini, infatti, risalgono addirittura alla Magna Grecia quando Kroton (antico nome di Crotone) era considerata città egemone. Non a caso i Greci diedero a questo territorio l’appellativo di Enotria: la terra del vino.

I primi coloni greci rimasero talmente incantati dalla straordinaria bellezza delle coste ioniche e del corrispettivo clima che ben presto decisero di insediarsi. Territorio e clima che, ancora oggi, sono alla base dei notevoli vini prodotti in quest’area.

Distese pianeggianti si alternano a morbide colline sulle quali s’imbattono numerosi venti e forti escursioni termiche estive che favoriscono i cicli fisiologici della lenta e naturale maturazione delle uve, conferendo freschezza, autenticità, aromaticità ai vini bianchi, struttura e corposità ai vini rossi. La natura, in questi luoghi, gioca ancora un ruolo da protagonista indiscussa. I vignaioli operano nel pieno rispetto della tradizione e dell’ambiente. I vigneti esposti ai venti di scirocco e tramontana godono di un clima secco e ventilato

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Foto di: bereilvino

I terreni del Cirotano, sabbiosi e profondi permettono di ottenere un vino di grande struttura ed eleganza. Nel territorio del Melissa, i terreni diventano, invece, freschi e argillosi e danno vita a vini più delicati e aromatici. 

La collocazione tra mare e montagne della Sila crea escursioni termiche tra il giorno e la notte. Questo fa sì che i grappoli maturino lentamente, raggiungendo in tal modo il pieno sviluppo degli aromi e del gusto.

L’insieme di suolo, clima, varietà autoctone, tecniche agronomiche ed enologiche, ma, soprattutto, rispetto della natura e del suo ciclo produttivo rendono i vini unici di altissimo livello.

Il vitigno autoctono Gaglioppo

Il Gaglioppo è un vitigno a bacca nera ed è la varietà autoctona più diffusa in Calabria. 

Il suo nome ha un duplice significato: per alcuni significa “bellissimo piede” per altri, dal dialetto locale, vuol dire “pugno chiuso”, per via della compattezza del grappolo. 

Non si sa se la sua origine sia di tradizione greca o addirittura antecedente, quel che è certo è che uno dei vini più celebrati nel periodo della Magna Grecia era il Krimisa, prodotto proprio con uve Gaglioppo. Per capire l’importanza di questo vino basti pensare che veniva dato in premio per i vincitori delle Olimpiadi: un privilegio non da poco per il tempo. 

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Foto di: il calice di ebe

La vite di Gaglippo è coltivata tra le provincie di Cosenza e Catanzaro, ma trova la sua area di elezione nella la provincia di Crotone,  soprattutto nella zona di Cirò Marina. 

Il Gaglioppo ha foglia pentagonale e trilobata; il grappolo è medio, di forma conica leggermente allungata e con un’ala molto sviluppata. Il suo acino è piccolo, sferoidale, con buccia spessa di colore nero-violetto e ricoperta da pruina. Il Gaglioppo resiste bene alla siccità e alle gelate, però, è molto sensibile alla peronospora e l’oidio, che possono comprometterne la sua stessa sopravvivenza. La forma di allevamento tradizionale del Gaglioppo è ad alberello.

Con le sue uve si produce il DOC Cirò rosso e rosato e il Melissa rosso.

Cirò, Riserva DOC – Tenute del Conte

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A ridosso del Mar Jonico, tra le sinuose colline e le soleggiate pianure di Cirò Marina, si estendono i vigneti Tenuta Del Conte, un’azienda a conduzione familiare che coltiva a Cirò uve autoctone gaglioppo e greco bianco in 15 ettari di vigneto

I vigneti, impiantati tra il 1960 e il 1965, sono gestiti con agricoltura rigorosamente Bio. Le uve vengono selezionate attraverso una raccolta a mano. La vinificazione è svolta con metodologia tradizionale di un tempo e i lieviti indigeni sono prodotti autonomamente con le stesse uve per garantire la massima naturalità del prodotto.

Le condizioni climatico-ambientali dovute all’esposizione e al posizionamento geografico rendono i vini raffinati e dall’aroma inconfondibile.

Cirò Riserva DOC “Dalla terra” – Annata 2013, 14% vol

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Colore: rosso poco intenso con tonalità granata

Profumo: franco, complesso e armonico. Il bouquet è ampio e prevalgono note di frutta rossa macerata, ma  si percepiscono anche odori vegetali, spezie e note balsamiche. Inoltre è presente anche un aroma di cuoio, odore terziario tipico dell’invecchiamento. 

Gusto: al palato è un vino di media struttura, ma con un’interessante trama tannica accompagnate da sensazioni sabbiose tipiche del territorio cirotano. L’ingresso in bocca è caldo e mantiene costanti le note balsamiche e speziate che si trovano all’olfatto. Il frutto si ammorbidisce lasciando spazio a note evolute di bastoncino di liquirizia. La persistenza è media mentre il retrogusto è piacevole.

Una Riserva, annata 2013, ancora perfettamente limpida alla vista (anche se un po’ scarica: il Gaglioppo ha pochi antociani) e integra organoletticamente. Al gusto la componente tannica è ancora leggermente sgraziata ed è evidente la nota terrosa caratteristiche del terroir. L’evoluzione, però, non preclude una piacevole freschezza ed eleganza che rende il vino perfetto da abbinare ad un buon arrosto.

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